La città di Cesenatico, posizionata strategicamente tra la città di Ravenna e quella di Cesena, è una delle più interessanti mete balneari della riviera romagnola. L'economia locale è stata sempre influenzata dal settore turistico, tanto da condizionare radicalmente lo sviluppo di una parte della città stessa. La zona balneare, costruita nei prima del Novecento, è il frutto di un continuo mutamento per rispondere alle esigenze dei villeggianti, portando a volte a uno stravolgimento del tessuto urbano. La crescita incontrollata sulla costa, ha fatto perdere alla città il contatto con il mare. Gli edifici sempre più alti hanno creato una vera e propria barriera visiva. Il quartiere che si affaccia sul mare non è mai stato considerato parte integrante della città ma solo un'espansione per i turisti. La mancanza di identità ha portato aduna poca attenzione nella qualità edilizia, permettendo stravolgimenti dell'architettura storica novecentesca. Le modiche sono state tali, in alcuni casi, da non rendere più leggibili le caratteristiche dell'edilizia storica. I vari regolamenti che si sono susseguiti nel tempo non hanno mai pienamente disciplinato la tutela di esse.
Il nostro lavoro di tesi vuole concentrarsi sull'identificare il valore architettonico e testimoniale degli edifici del quartiere balneare. In questa maniera è possibile tutelare e valorizzare ciò che è rimasto dell'architettura del Novecento, attraverso norme specifiche per i vari elementi costitutivi del costruito. La stesura delle nostre linee guida ha avuto come obiettivo la creazione di un prontuario base da applicare, non solo agli edifici di Cesenatico, ma anche alle altre città di costa.
A seguito di una lunga campagna fotografica è stato possibile rilevare gli edifici presenti nella zona, creando un database in cui essi vengono schedati secondo il periodo di costruzione, il loro grado di conservazione, l'altezza e la destinazione d'uso. Questa classificazione ha consentito di creare delle mappe a livello urbanistico con le caratteristiche prima elencate permettendo di comprendere lo stato attuale della città, in relazione alla sua storia.
L'area è stata suddivisa in isolati numerati all'interno di questi sono stati quindi censiti gli edifici con l'assegnazione a ciascuno di un codice che ne permette una chiara identificazione.
La via o il Viale in cui è sito l'edificio.
La rappresentazione grafica dell'isolato con in evidenza l'edificio considerato.
La direzione della sagoma planimetrica in direzione nord.
L'intervallo temporale ricavato dalle cartografie degli stati di fatto, reperiti presso l'Archivio di Stato di Forlì e del Catasto.
Se l'edificio è unifamiliare, bifamiliare, plurifamiliare, indipendente, in linea o a torre.
Se l'edificio è residenziale, commerciale, turistico ricettiva o di servizio.
Se l'edificio è abitato, in uso o abbandonato.
Se l'edificio è in muratura o travi pilastri.
Il numero dei piani al di sopra del suolo, compreso il piano terra.
Le caratteristiche di rilievo per identificare il singolo edificio.
Le eventuali modifiche avvenute nel tempo, sempre in riferimento alle cartografie storiche.
Come il volume edilizio si è mantenuto fino all'oggi, distinto in grado:
Il valore attributo all'edificio, distinto in:
Gli interventi massimi al quale può essere soggetto l'edificio, distinti in restauro scientifico, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, così come definito dalla Legge Regionale numero 31 del 2002.
Le modalità operative specifiche che, riprendendo le categorie di intervento, entrano nello specifico degli interventi consentiti e non sull'edilizia del Novecento. Si distinguono in:
La presenza o meno e la consistenza di degrado nelle facciate.
Una o due fotografie rappresentati lo stato attuale dell'edificio.
Un'eventuale fotografia storica, rinvenuta all'interno dell'archivio fotografico Collezione Luciano Nanni.
La rappresentazione in successione della sagoma planimetrica dell'edificio all'interno del suo contesto, rilevato dalle cartografie storiche fino a quella odierna.